Dalla tutela alla corretta trasformazione
Toscana, cinque anni di lavoro per uno sviluppo paesaggistico sostenibile. Ecco le parole dell’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli
«La Toscana è una delle cinque Regioni che ha copianificato il loro Piano paesaggistico insieme al Ministero e per questo occorre continuare ad avere maggiore convinzione da parte di tutti gli attori coinvolti per andare avanti nella conformazione degli strumenti urbanistici dei Comuni, per tutelare il paesaggio, ma al tempo stesso ascoltare le esigenze dei territori e guidare una corretta trasformazione del territorio». A dirlo è l’assessore regionale al governo del territorio, Vincenzo Ceccarelli, in occasione del convegno “Politiche per il paesaggio toscano”, organizzato all’auditorium di Santa Apollonia (Firenze) da Regione Toscana e Osservatorio regionale del paesaggio.
L’assessore ha inoltre spiegato che «cuore di una corretta applicazione della normativa sul paesaggio è la stretta collaborazione tra la Regione e il Ministero, che hanno copianificato il Piano paesaggistico per sostenere e supportare le amministrazioni comunali che poi devono declinare sul territorio i contenuti del Piano e della legge. Questa collaborazione trova la sua sintesi nella Conferenza paesaggistica, in cui siedono rappresentanti di tutti i livelli amministrativi. Purtroppo dobbiamo fare i conti con le carenze di organico nei vari uffici del Ministero, dei Comuni e della stessa Regione, ma è uno sforzo che dobbiamo compiere per gestire il paesaggio come un elemento dinamico ed un bene prezioso».
Ceccarelli ha poi ricordato che nel corso degli ultimi cinque anni la Toscana ha lavorato molto per dare attuazione ai contenuti della legge regionale 65/2014 e del Pit con valore di Piano paesaggistico, che hanno l’obiettivo condiviso di uno sviluppo sostenibile e durevole. «In particolare – ha detto- abbiamo lavorato per la conformazione degli strumenti urbanistici dei Comuni al Piano Paesaggistico. Entro quest’anno tutti i Comuni dovranno aver avviato il percorso e 82 di questi hanno già ottenuto la conformazione o hanno già avviato l’iter. Inoltre sono già stati finanziati dalla Regione 7 Progetti di paesaggio, strumenti di pianificazione strategica di area vasta che hanno l’obiettivo di coniugare le strategie di sviluppo con la tutela e la valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche esistenti. Il primo, quello sulle leopoldine della Valdichiana che sta per essere approvato, mentre altri 6 sono in fase di realizzazi one con un’importante fase di ascolto e di stimolo della partecipazione di tutti gli stakeholder territoriali».
Nel corso delle “Politiche per il paesaggio toscano”, Ceccarelli ha anche fatto il punto sui PABE – Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi, introdotti dalla lr 65/2014 e dal PIT -PPR per pianificare le attività estrattive soprattutto nell’area delle Apuane.
«I Piani estrattivi di bacino – ha detto – in particolare nelle Apuane vogliono rendere maggiormente compatibile un’attività storica con l’esigenza di limitare l’impatto ambientale e paesaggistico. Grazie ad un lavoro congiunto con gli uffici periferici del MIBACT ad oggi sono stati già approvati 12 Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi corrispondenti a 64 cave. Ed è attualmente in corso la Conferenza per esaminare i Piani di Carrara, che interessano altre 77 cave».
I dati sulle Conferenze paesaggistiche invece parlano di 336 sedute di Conferenza paesaggistica per esaminare 178 atti. Sono 82 le amministrazioni comunali che hanno conformato o stanno conformando 43 strumenti urbanistici (anche in forma di strumenti intercomunali). Tra questi solo 4 hanno ottenuto la piena conformazione paesaggistica grazie al parere positivo ricevuto anche da parte delle Soprintendenze competenti.
La sensibilità nei confronti del valore del paesaggio toscano è sicuramente cresciuta e diffusa insieme alla consapevolezza che stiamo trattando di un bene di immenso valore dal punto di vista estico, ambiemntale, ma anche identitaria ed economico. Occorre proseguire con convinzione perchè il passaggio culturale che è in atto si affermi sempre di più.