Rigenerazione urbana, 45 milioni per tre progetti toscani
Grazie alle risorse del Ministero, ci saranno circa 50 interventi in 26 Comuni
Tre progetti, 26 comuni coinvolti, una cinquantina d’interventi e un finanziamento complessivo di circa 45 milioni di euro. La Regione Toscana aveva candidato tre progetti che coinvolgono le province di Lucca, Pisa e Firenze al Programma nazionale della qualità dell’abitare (PINQuA) del Ministero per le infrastrutture e la mobilità sostenibile. Ebbene, l’obiettivo è stato centrato. Il che significa che, graduatorie alla mano, tutti e tre i progetti sulla rigenerazione urbana sono stati meritevoli di finanziamento. Si tratta delle prime risorse del Pnrr (ovvero il “Piano nazionale di ripresa e resilienza) a essere assegnate ai territori della Toscana, alcuni dei quali hanno partecipato autonomamente ottenendo risposte positive.
I progetti
Le candidature presentate dalla Regione hanno riguardato i progetti “Cascina”, acronimo di “Comunità d’area e servizi di cooperazione intercomunale per un nuovo abitare” e predisposto dai comuni di Cascina, Crespina-Lorenzana, Lari-Casciana Terme, Vicopisano, Calcinaia e San Giuliano Terme; “Abitare la Valle del Serchio” (che coinvolge i comuni di Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Gallicano, Minucciano, Molazzana, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Villa Collemandina); e infine il progetto “Nuove Ca.Se. Qualità dell’abitare e della coesione sociale” (Calenzano e Sesto Fiorentino). Tutti e tre hanno ricevuto l’ok da parte dell’Alta commissione istituita presso il Ministero.
Non soltanto i progetti si sono classificati tra le 271 proposte ammesse al finanziamento nazionale, salito dai 400 milioni inizialmente previsti a 3,2 miliardi di euro proprio grazie al fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza. Ma c’è di più, perché i progetti si sono collocati in posizioni utili ad essere avviati già in questa prima fase, anche nonostante la riserva del 40% destinato dal Pnrr alle regioni del Sud (l’importo totale dei progetti ammessi supera i 4,2 miliardi di euro). Nella classifica sono risultati al 37° posto (Cascina), 51° (Abitare la Valle del Serchio) e 116° (Nuove Ca.Se.).
La rigenerazione è il futuro
Soddisfatto per l’esito dell’iniziativa il presidente della Regione Eugenio Giani. “La vittoria di questi progetti è il segnale che abbiamo preso la strada giusta e che il nostro lavoro in questa direzione sta funzionando” ha detto il governatore della Toscana. “rigenerazione urbana è il futuro. È alla qualità del vivere che dobbbiamo guardare quando pensiamo alla pianificazione di un territorio. Questi progetti che hanno vinto sono davvero meritevoli, ma sulla rigenerazione urbana continuiamo a lavorrare anche con altri progetti che saranno finanziati, perché è questa la direzione che ci sta più a cuore, quella della Toscana diffusa”.
Progetti sostenibili
Stefano Baccelli e Serena Spinelli, rispettivamente assessori al governo del territorio e alle politiche abitative, nei giorni scorsi erano presenti all’evento “Toscana 2021”, organizzato da Regione Toscana proprio per illustrare nel dettaglio i tre progetti candidati (e ora assegnatari delle risorse). “Questo programma ha dato alle Regioni la possibilità di partecipare in qualità di soggetti aggregatori, per consentire il finanziamento di progetti in Comuni con meno di 60 mila abitanti” hanno detto i due assessori. “In collaborazione con le amministrazioni competenti nella aree interessate dagli interventi, sono state elaborate le proposte poi candidate al bando ministeriale. Gli interventi individuati puntano alla rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione degli spazi urbani e la creazione di servizi, riducendo l’impiego di nuovo suolo, nell’ottica di quella sostenibilità dello sviluppo che ispira la legislazione regionale da oltre 25 anni. I progetti mirano anche a favorire le relazioni, la vita di comunità, la coesione sociale. Si tratta di una grande opportunità per i territori coinvolti, che tende a coniugare qualità degli spazi urbani, contrasto al disagio abitativo, sostenibilità”.
Il processo di trasformazione
Per Baccelli e Spinelli la sfida delle nuove opportunità, delle nuove risorse e delle modalità attraverso cui intercettarle “è tutt’altro che banale e richiama in campo la necessità di fare sistema tra i diversi livelli istituzionali, Regione e Comuni in primis. Da questo punto di vista, la metodologia adottata da Regione e Anci per orientare le proposte progettuali in vista della loro presentazione al bando nazionale PINQuA – hanno aggiunto i due assessori – ha dato dunque i suoi frutti: l’emanazione di linee di indirizzo con una delibera dello scorso novembre e la costruzione di una sorta di comunità di pratica hanno consentito a questi territori di accedere sin da subito a importanti finanziamenti rivolti a trasformare i luoghi e le città. La costituzione di un tavolo regionale con Anci, incaricato di raccogliere e supportare le nuove proposte progettuali che verranno elaborate o che sono già pronte, permetterà di orientarle verso le opportunità di finanziamento disponibili, così come già avvenuto per il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”. È di prossima pubblicazione l’avviso per la manifestazione di interesse, rivolto ai Comuni, con scadenza 30 ottobre 2021.
Come cambia la Toscana
Oltre alle tre proposte che sono state inviate al Ministero, sono da menzionare gli altri progetti che molti Comuni, aderendo all’iniziativa del PINQuA, hanno trasmesso alla Regione, e che adesso vanno a costituire il primo nucleo di quel “parco progetti” per la rigenerazione urbana. “Grazie alle risorse che presto arriveranno dal Pnrr e dall’Europa – spiega Baccelli – ci auguriamo di poterci dotare di una serie di interventi abitativi innovativi e sostenibili, che siano in grado di rendere la nostra regione sempre più bella e vivibile“.